La nostra storia -la storia degli italiani- inizia con… un dentino! Il più antico reperto umano scoperto in Italia è, infatti, un dente da latte ritrovato nel 2014 in provincia di Isernia, nel Molise. In base alle ultime misurazioni risale a 570.000 anni fa ed è stato ufficialmente riconosciuto come il reperto archeologico umano più antico mai ritrovato in Italia.
Tutto cominciò nel 1978 quando, nel corso dei lavori per la costruzione di una strada, furono individuati nel bacino del Volturno alcune sedimentazioni che fecero ipotizzare l’esistenza di un sito archeologico. L’incarico di esplorazione ed analisi del terreno venne affidata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali agli esperti dell’Università di Ferrara che diedero immediatamente inizio agli scavi. Nacque così il sito archeologico del Medio Pleistocene La Pineta, oggi uno dei più importanti d’Europa.
Nel corso degli scavi sono stati rinvenuti diversi oggetti di selce e calcare prodotti da quelle antichissime popolazioni, ma anche resti di animali (erbivori e piccoli carnivori) che facevano parte della dieta di quello che è stato suggestivamente battezzato Homo aeserniensis. Tutti i reperti sono stati raccolti, catalogati e studiati ed attualmente sono conservati presso il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia.
Ma la sorpresa è arrivata nel 2014 quando i ricercatori hanno identificato un dente da latte umano, in assoluto la più antica testimonianza di un nostro progenitore. Considerata la forma e le dimensioni del dentino e paragonandolo con fossili di Neanderthal e di uomini del Pleistocene, i ricercatori ci informano che si tratta di un incisivo superiore sinistro, probabilmente laterale. Inoltre, osservando il riassorbimento della radice, si può supporre che appartenesse ad un bambino tra i 5 e i 7 anni. La stessa radice, però, ci documenta la triste realtà che il dentino non era ancora caduto, e che quindi il bambino è probabilmente deceduto in giovanissima età.
Dato il valore scientifico del ritrovamento, il “dentino d’Italia” non è attualmente visibile al pubblico. E’ stato infatti trasferito al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara per scoprire altri segreti sull’origine di noi tutti.
Il dentino d'Italia | Francobollo policromo Homo aeserniensis del 1988 |
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La versione integrale della pubblicazione della scoperta può essere consultata QUI.