C’era una volta una regina alla quale non interessavano i gioielli della Corona, ma le piacevano moltissimo quelli semplici e carichi di significato, quelli che vengono definiti “gioielli sentimentali”. Il principe consorte (amatissimo ma non tanto ricco) volle assecondare i gusti dell’adorata moglie ed iniziò a disegnare monili di cui seguiva personalmente l’esecuzione da parte degli orafi di corte. Il principe era anche un papà premuroso e gli piaceva andare a caccia.
Sembra l’inizio di una favola ma si tratta di una storia vera: quella che racconta il grande amore della Regina Vittoria per il Principe Alberto, suo marito (e primo cugino). La coppia ebbe nove figli e ciò spiega, almeno in parte, la curiosa predilezione di utilizzare i denti da latte dei figli per i gioielli da regalare nelle più svariate occasioni. Insomma, la materia prima non mancava!
Tutto ebbe inizio durante una vacanza in Scozia quando il Principe Alberto, da bravo papà, si trovò ad affrontare, il 13 settembre 1847, l’estrazione del primo dentino della primogenita Vicky che aveva appena compiuto 7 anni. Una volta portata a termine l’operazione, il principe fece incorporare il dentino in una spilla a forma di cardo, l’emblema della Scozia, e lo donò alla moglie che riportò nel suo diario “Albert ha gusti squisiti e si occupa personalmente di tutti i miei gioielli”. Sappiamo con precisione data e luogo della caduta del primo dentino della futura imperatrice di Germania grazie all’iscrizione sul retro della spilla.
Tre dentini di un’altra figlia vennero invece incorporati in un ciondolo e relativo paio di orecchini d’ispirazione floreale: i petali di fucsia sormontati da un fiocco d’oro smaltato racchiudono i preziosi ricordi. Realizzati nel 1864 dalla premiata ditta R & S Garrad di Londra sono attualmente esposti alla Queen’s Gallery di Buckingham Palace.
Ma il Principe Alberto era anche un appassionato cacciatore di cervi ed i denti degli animali abbattuti, doverosamente trattati e ricoperti di smalto bianco, vennero abbondantemente utilizzati per la realizzazione di gioielli per la Regina. Va precisato che, secondo una tradizione tedesca (Alberto era principe di Sassonia), i denti degli animali hanno proprietà talismaniche e che per il principe, in particolare, erano l’evidenza della passione e dell’amore per Vittoria. Fatto sta che, con i denti dei cervi cacciati, Alberto realizzò negli anni un’interessante spilla con il solito cardo ed un bel nastro tartan, un’altra spilla dove sei denti formano i petali di un delicatissimo fiore, un paio di orecchini pendenti che la Regina indossava frequentemente ed una straordinaria collana con 45 denti che, se non se ne conoscesse la storia, parrebbe montare, con una delicata lavorazione d’oro traforato, una splendida filiera di perle scaramazze!